Accordi, intervalli e arpeggi: approfondimento
Ciao, e benvenuto in questo articolo dedicato a lezioni di piano per principianti nel quale approfondisco le tecniche fondamentali per utilizzare il metodo per pianoforte che riguarda intervalli, accordi e arpeggi.
E’ importante che tu tenga in considerazione il fatto che questi argomenti sono collegati, cioè hanno molte cose in comune soprattutto per l’esecuzione di un accompagnamento.
Le prime cose che si imparano quando si inizia a suonare il pianoforte sono la postura al pianoforte, la giusta distanza dalla tastiera, la giusta altezza dello sgabello e come mettere correttamente le mani sulla tastiera.
Successivamente si può passare ad imparare cose più interessanti e specifiche come gli argomenti che ti sto presentando in questo articolo ovvero la conoscenza degli intervalli, degli accordi e degli arpeggi, una parte basilare per imparare a suonare il pianoforte.
Gli intervalli
L’intervallo è la distanza che intercorre tra una nota e l’altra. Quindi per identificare un intervallo è necessario che tu faccia il conteggio della distanza che intercorre tra queste due note. Facciamo un esempio pratico.
Tra le note do e re c’è un intervallo di seconda perchè si contano due note vicine; do e mi è un intervallo di terza perchè se partiamo dal do per arrivare al mi ci sono tre note, così è per il conteggio di tutti gli altri intervalli.
Gli accordi
Gli accordi sono un insieme di note suonate contemporaneamente. Sottolineo la parola contemporaneamente perchè, se le note non vengono suonate tutte insieme è come se si suonassero arpeggi.
Gli accordi generalmente si distanziano da un intervallo di terza ma questa non è una regola fissa, infatti possono anche avere estensioni maggiori o minori.
Gli arpeggi
Gli arpeggi sono accordi spezzati, infatti invece di suonare tutte le note contemporaneamente, si suonano una dopo l’altra, al contrario degli accordi in cui le note, come ti dicevo sopra, vanno suonate in modo contemporaneo.
La tecnica degli arpeggi, in ogni metodo per pianoforte, non è una tecnica difficile da capire, ma è un po’ più difficile da mettere in pratica, se la si vuole fare davvero bene.
Anche per quanto riguarda gli arpeggi, le note che si suonano non devono essere per forza ad un intervallo di terza, ma possono variare a seconda anche della melodia della mano destra che si sta accompagnando.
L’arpeggio può essere suonato sia dalla mano destra che dalla mano sinistra. La differenza principale è nel fatto che cambiano solo le funzioni che lo stesso ha all’interno della partitura musicale quindi o armonico o melodico.
Riassumendo possiamo dire che la relazione tra arpeggi e accordi è molto stretta in quanto l’arpeggio riprende perfettamente l’accordo come caratteristiche, l’unica cosa che cambia è che con l’arpeggio le note vengono suonate consecutivamente una dopo l’altra e non contemporaneamente. Inoltre sia gli arpeggi che gli accordi sono composti da note disposte seguendo degli intervalli che sono lo spazio compreso tra una nota e l’altra.
Al pianista che è in te.
Cristina